Si è rafforzata ancora di più la collaborazione tra Giffoni ed il Dipartimento per le Politiche Giovanili grazie alla nascita del progetto “Impatto Giovani“, che ha arricchito quelli che sono i contenuti di una sezione già piuttosto preziosa, la Impact!, dedicata a temi di attualità e politica.
La collaborazione di Giffoni con il Dipartimento per le Politiche Giovanili
La collaborazione è nata nei scorsi mesi ma fin da subito si è rivelata un’azione concreta o meglio, un progetto partito dal basso ma che ora sta prendendo il volo, grazie alle idee ed il talento dei ragazzi stessi. Di questo ha parlato direttamente il responsabile delle relazioni istituzionali di Giffoni, Davide Russo: “Con questo progetto abbiamo messo un segno e costruito strade e percorsi. Ringrazio questi giovani straordinari che lo hanno pensato e realizzato. A lui hanno risposto direttamente i ragazzi che ci hanno tenuto a ringraziare tutti per la fantastica opportunità.
Le parole del Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale
Della collaborazione tra Giffoni ed il Dipartimento per le Politiche Giovanili ne ha parlato anche Michele Sciscioli, Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: “Quando Gubitosi è venuto a Roma mi sono meravigliato del fatto che il Dipartimento non sostenesse un evento che rappresenta un momento di confronto che ci invidiano a livello internazionale. Ringrazio, perciò, il ministro Abodi che ci ha dato una grande spinta per una collaborazione che deve per forza di cose andare avanti. Anche a Roma è arrivata l’eco delle cose che stanno accadendo qui. Ai ragazzi dico di metterci in difficoltà perché se usiamo alcune parole, dobbiamo necessariamente assumerci delle responsabilità nei loro confronti. Vi dico: proponete e avrete certamente un riscontro. A Giffoni abbiamo detto di sì e siamo contentissimi di stare qui“. Sciscioli ricopre il ruolo di Capo Dipartimento soltanto da fine anno ed ha dichiarato quanto sia difficile occuparsi di giovani in un Paese che è il più anziano d’Europa. Sciscioli, infatti, ha aggiunto: “Nel nostro Paese gli over 65 sono oltre quindici milioni. Mentre i giovani tra i 18 ed i 35 anni sono circa dieci milioni e ottocentomila. In questi numeri la rappresentazione di come possa essere difficile occuparsi di politiche giovanili anche a livello governativo“. La speranza è quella di un decisivo cambio di mentalità oltre ad azioni di ringiovanimento della pubblica amministrazione, come si sta effettivamente provando in questo ultimo anno.